Sanremo 2020, le pagelle della quarta serata del Festival: dalle Nuove Proposte agli ospiti d’onore.
Quarta e penultima serata di un Sanremo lungo e a tratti straziante. Stasera però gli artisti hanno dato quasi tutti il meglio di sé, illuminando un Festival che continua a essere più che discutibile per format e tempi.
Ecco i voti alle esibizioni dei cantanti in gara e degli ospiti.
Sanremo 2020: le pagelle delle Nuove Proposte
Tecla: 5
Ha bisogno di crescere, diamole il tempo che merita. Non fagocitiamola nell’industria del pop retorico italiano.
Marco Sentieri: 7
Billy blu è una canzone musicalmente intrigante, con un ritornello che entra subito in testa, e lui sul palco ci sa stare. Peccato non sia bastato.
Leo Gassmann: 6
Un brano ruffiano quanto basta per piacere, ma stavolta Leo esagera e spesso sembra non controllare la voce.
Fasma: 6
Saremmo curiosi di sentirlo senza autotune, anche perché il pezzo funzionerebbe meglio con una voce pulita. L’interpretazione è comunque positiva.
Sanremo 2020: le pagelle della quarta serata
Paolo Jannacci: 6
Ok, la canzone è dolce e lui da tutto se stesso. Ma rimaniamo in un’onesta mediocrità.
Rancore: 8
Il suo rap è ermetico per scelta. Un muro di parole il cui senso resta un enigma, o meglio un codice. Da veri intenditori.
Giordana Angi: 5
Urla più della prima volta. E non va meglio.
Francesco Gabbani: 7
La canzone funziona sempre meglio, e anche lui senza tute spaziali.
Raphael Gualazzi: 7
Alla banda colorata aggiunge un ‘gualazzino’ e una piccola ballerina. Un piacevole diversivo per un pezzo che diverte già da sé.
Pinguini Tattici Nucleari: 8
Saranno pure dei furbacchioni, ma portano una vitalità che rianima pure le prime file dell’Ariston: provate a resistergli.
Anastasio: 8
Con un completo rosso sangue, il Sabotatore prende sempre più coraggio. Esibizione coi fiocchi.
Elodie: 8
Mahmood e Dardust le hanno confezionato un regalo più che degno. Lei ci mette sguardo, voce, attitudine. Se vincesse non sarebbe uno scandalo.
Riki: 5
Momento indimenticabile per i teen. Per gli altri resta inconcludente sia la sua esibizione che la canzone.
Diodato: 8
Sarà pure una canzone alquanto sanremese, ma ascolto dopo ascolto emoziona di più. E Diodato non ne sbaglia una. Se continua così potrebbe davvero ambire al colpaccio.
Irene Grandi: 7
Si conferma energica e convinta come le precedenti sere.
Achille Lauro: 7
La canzone resta mediocre, ma stavolta il look è davvero da lasciare a bocca aperta e la performance diventa qualcosa d’ipnotico. Non sprecheremo la parola genio come fatto da alcuni colleghi, ma Lauro è un artista vero, piaccia o meno.
Piero Pelù: 8
Ok, di canzoni ne ha scritte di più belle, ma Piero in questo Festival è una vera forza della natura. Non fermatelo!
Tosca: 9
Tosca è un lusso che questo Festival votato solo allo share e al dio denaro non meriterebbe.
Michele Zarrillo: 7
Una promozione piena più per l’interpretazione che per il pezzo.
Junior Cally: 7
Il ritornello è martellante, ma quello che più piace è il messaggio. E poi oggi Cally è apparso anche più sciolto.
Le Vibrazioni: 7
Al secondo ascolto Dov’è risulta più piacevole. Sempre emozionante la performance con il supporto del linguaggio dei segni.
Alberto Urso: 6
Si concede anche una passerella tra il pubblico e appare voglioso di godersi l’avventura sanremese. Scelta corretta.
Levante: 8
Carattere, personalità e desiderio di spiccare. Finora è una delle liete più note di questo Festival.
Bugo e Morgan: 0
Zero a Morgan, perché da quello che si è potuto capire ha voluto umiliare pubblicamente il proprio compagno di merende, e non è un comportamento da vero uomo. Zero a Bugo che non è stato al gioco e ha abbandonato il palco senza spiegazioni. Una scena patetica che macchia indelebilmente un’avventura che era iniziata sotto i migliori auspici per i due.
Rita Pavone: 6
L’energia rock dell’arzilla Rita arriva a risvegliare l’Ariston dopo lo shock di Bugo e Morgan. Stavolta l’impatto è però emotivamente meno forte rispetto alla prima volta.
Enrico Nigiotti: 6
Sufficienza per l’assolo e per il look adatto a Sanremo, ma Baciami adesso continua a essere un brano deludente.
Elettra Lamborghini: 4
Si impegna al massimo, oggi appare molto più serena e tranquilla. Forse perché peggio di ieri non si poteva fare…
Marco Masini: 7
La canzone resta difficile, ma oggi Masini la canta con maggior sicurezza. Magari sarà l’ora tarda a fargli bene.
Le pagelle degli ospiti
Tiziano Ferro: 9
Tiziano fa Tiziano e si prende il suo pubblico con un medley da batticuore. Poi fa pace con Fiorello, duetta e ci scappa pure un bacino sulla bocca. Standing ovation meritata. Ah, e poi coverizza anche Portami a ballare di Barbarossa, ma a quel punto aveva già dato tutto.
Dua Lipa: 6
La cantante anglo-kosovara ha davvero lo spessore della grande popstar. Ma una canzoncina misera ci sembra davvero il minimo sindacale…
Ghali: 7
Maschere e smascheramenti, doppioni e pezzi unici, atmosfere esotiche e immersioni pop trap. Una performance artistica di grande livello anche per i non amanti del genere.
Gianna Nannini: 7
Motivo è una canzonaccia, come quasi tutto il suo repertorio anni Duemila. Ma nel medley dei suoi successi la Gianna si dimostra ancora una grande signora della nostra musica.
Coez: 5
Coez è la dimostrazione che tutti possono farcela nella vita.